Franco Evangelisti

Tipologia Fondo
Data cronica
1932 - 1980
Note
con documenti precedenti e posteriori
Elenco del Fondo bibliografico Franco Evangelisti
Elenco del Fondo bibliografico Franco Evangelisti

Metadati

Franco Evangelisti

Tipologia

fondo

Numerazione definitiva

N. definitivo
6

Consistenza

Tipologia
fascicolo/i
Quantità
740

Storia istituzionale/Biografia

Franco Evangelisti (Roma, 21 gennaio 1926 - ivi, 28 gennaio 1980), dopo aver frequentato dal 1945 al 1948 la facoltà di ingegneria, decide di abbandonare l'università per dedicarsi alla musica e, su consiglio di Fernando Germani, studia composizione con Daniele Paris e pianoforte con Erich Arndt.
  Durante gli anni Cinquanta, Franco Evangelisti, attraverso esperienze e incontri, forma la sua personalità musicale. Nel 1951 conosce Mauro Bortolotti e Domenico Guaccero, entrambi allievi di Goffredo Petrassi, e frequenta Egisto Macchi, incontrato nel 1938 nel corso degli anni scolastici. Nel 1952, dopo aver superato i primi esami di teoria e canto gregoriano presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, parte per la Germania, dove frequenta sino al 1962 i Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt e, in particolare, i corsi tenuti da René Leibowitz, Wolfgang Fortner ed Ernst Krenek. Queste esperienze lo convincono della necessità di ampliare i confini della musica italiana, così come negli stessi anni sentono il dovere di fare Bruno Maderna, Luigi Nono, Luciano Berio.
Determinante per la formazione musicale di Evangelisti sono l'incontro, nel 1951, con Werner Meyer-Eppler, professore di fisica presso l'università di Bonn, e la visita all'Institut für Kommunikationsforschung, che accendono nel compositore un vivo interesse per la musica elettronica.
  Dal 1954 al 1956, frequenta la Musikhochschule di Friburgo, dove segue il corso di perfezionamento di composizione, tenuto da Harald Genzmer. Al 1955 risale la prima composizione della maturità: Quattro fattoriale (4!), piccoli pezzi per violino e pianoforte, eseguiti per la prima volta nel 1958 a Darmstadt, in cui i due piccoli pezzi utilizzano una serie ricavata dal Concerto op. 24 di Anton von Webern, suddivisa in quattro microserie di tre note ciascuna, diversamente associate secondo l'antico principio del quadrato magico.
Sempre nel 1955 scrive Ordini, strutture variate per sedici strumenti, risultato di complessi procedimenti di calcolo combinatorio. La composizione, pensata per quattro differenti gruppi strumentali, disposti in modo insolito nello spazio per consentire l'equilibrio dei differenti pesi acustici, è dedicata "al caro amico Daniele Paris", che ne dirige la prima esecuzione a Brema nel 1960.
Nel frattempo inizia a comporre Proiezioni sonore per pianoforte solo, opera d'esordio pieno dell'alea controllata, che lascia all'interprete la scelta di una serie di soluzioni, dedicata a Karlheinz Stockhausen, e suonata da David Tudor a Darmstadt nel 1958; lavora anche a un progetto di composizione, Due conversari per oboe concertante, archi e percussione, conclusa nel 1956.
Avviate le sue ricerche presso lo studio elettronico della Westdeutscher Rundfunk di Colonia, nel 1957 conclude la sua prima composizione elettronica Incontri di fasce sonore, trasmessa poi da Radio Colonia. Nello stesso anno viene invitato da Hermann Scherchen a rappresentare la Westdeutscher Rundfunk di Colonia, presso lo studio di elettroacustica sperimentale dell'UNESCO da lui fondato a Gravesano; prende parte poi, con Aldo Clementi al festival della Società internazionale di musica contemporanea di Zurigo. In questo periodo dà inizio al progetto compositivo Random or not Random, appunti degli anni 1957-1962 per orchestra, eseguito per la prima volta a Palermo nel 1963 nel corso della IV Settimana internazionale di nuova musica, di cui è promotore.
  Nel 1958 compone Proporzioni, strutture per flauto solo dedicate a Severino Gazzelloni, partecipa all'Autunno musicale di Varsavia, festival aperto alla produzione musicale contemporanea, e inaugura, con Luigi Nono e Karlheinz Stockhausen, lo Studio sperimentale della Radio polacca. Sempre in quell'anno, Evangelisti conosce Mauricio Kagel, György Ligeti e Giacinto Scelsi.
Per superare il condizionamento che l'industria culturale fa gravare sui più importanti protagonisti dei corsi estivi di Darmstadt, nel 1959 cerca di dar vita – insieme a giovani compositori come Herbert Brün, Luis De Pablo, Roland Kayn, Gottfried Michael König, Bo Nilsson, Stefan Wolpe – a una cooperativa editoriale in collaborazione con l'editore Tonos di Darmstadt.
  Nel 1959 Evangelisti è tra i fondatori dell'Associazione musicale Nuova Consonanza di Roma. Accanto a lui, nella prima fase sono Domenico Guaccero, Egisto Macchi, Daniele Paris e Antonino Titone, musicologo e compositore palermitano, che si presentano con la pubblicazione del primo numero della rivista «Ordini. Studi sulla nuova musica» e con un concerto di nuove musiche eseguite da David Tudor presso il ridotto del Teatro Eliseo.
Pur essendo valido compositore (ne sono esempio Spazio a 5, Random or not Random e Die Schachtel, azione mimoscenica per mimi, proiezioni e orchestra da camera su soggetto di Franco Nonnis) Evangelisti nel 1962 abbandona l'attività compositiva per dedicarsi a ricerche teorico-speculative. Lascia perciò di completare Campi integrati, composizione elettronica, e Condensazioni, strutture intercambiabili per orchestra, Metamere per orchestra e il lavoro teatrale Il sogno di Flamel.
Nel 1964 Evangelisti dà vita a Roma al Gruppo di improvvisazione Nuova Consonanza che lo tiene impegnato per il resto dei suoi anni: per merito suo il gruppo mantiene negli anni un ruolo centrale nel panorama della musica contemporanea, partecipando anche a festival europei di notevole importanza.
  Nell'ottobre del 1966 si trasferisce a Berlino Ovest, ospite, per due anni, del Deutsch-Akademischer Austauschdienst, che subentra alle borse di studio della Ford Foundation. Tornato a Roma organizza lo Studio R7 per la musica elettronica insieme a Walter Branchi, Domenico Guaccero, Guido Guiducci, Paolo Ketoff, Egisto Macchi e Giovanni Marinuzzi junior.
In questo periodo si dedica all'attività didattica: dal 1969 al 1972 presso l'Accademia nazionale di Santa Cecilia di Roma tiene un corso sperimentale di musica elettronica; dal 1970 al 1975 è docente della prima cattedra di musica elettronica in Italia presso il Conservatorio Alfredo Casella de L'Aquila, ed infine dal 1974 sino alla morte insegna musica elettronica al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma.
  Durante gli anni Settanta svolge un'intensa attività seminariale in Italia e all'estero; intanto dal 1972 al 1979 ricopre di nuovo la carica di presidente dell'Associazione Nuova Consonanza. Nel 1979, chiamato a far parte della commissione italiana per la musica dell'UNICEF, ha l'incarico – insieme a Luis Enríquez Bacalov, Egisto Macchi, Ennio Morricone e Nino Rota – di scrivere la musica per un film d'animazione da realizzarsi per l'Anno internazionale del bambino. Rielabora perciò il vecchio progetto elettronico di Campi integrati in una versione per strumenti tradizionali dal titolo Campi integrati n. 2, gioco per nove strumenti, concepito in due versioni destinate a diventare colonna sonora di due dei dieci episodi del film Dieci per vivere.
Dopo la morte prematura di Evangelisti nel 1980 a Roma, viene pubblicato in lingua tedesca il volume Dal silenzio ad un nuovo mondo sonoro in cui confluiscono la sua ricerca sulle possibilità di convertire gli impulsi cerebrali in onde sonore e l'originale teoria dell'armosonia, sviluppata insieme a Lorenzo Viesi.

Composizioni
  •     Quattro fattoriale (4!), piccoli pezzi per violino e pianoforte (1954-1955)
  •     Ordini, strutture variate per 16 strumenti (1955)
  •     Proiezioni sonore, strutture per pianoforte (1955-1956)
  •     Incontri di fasce sonore, composizione elettronica (1956-1957)
  •     Proporzioni, strutture per flauto solo (1958)
  •     Aleatorio, per quartetto d'archi (1959)
  •     Spazio a 5, per 4 gruppi di percussione, voci e accorgimenti elettronici (1959-1961)
  •     Random or not Random, appunti degli anni 1957-1962 per orchestra (1962)
  •     Campi integrati n.2, giuoco per 9 strumenti (1959-1979)
  •     Die Schachtel (La scatola), azione mimoscenica per mimi, proiezioni, orchestra da camera su soggetto di Franco Nonnis (1962-1963).
Scritti teorici
  •     Verso una composizione elettronica. Rapporto tra mezzi e individuo nel suo tempo, in «Ordini. Studi sulla nuova musica», n.1(1959), pp. 48–53.
  •     Espacio para la musica. Espacio y musica. Espacio en la musica. Espacio es musica, in «Acento cultural», a.III, n.14(1961) supp.35–36, pp. 47–56.
  •     Intervento senza titolo e presentazione di Incontri di fasce sonore, in «Biennale di Venezia», Venezia, a.XI, n. 44-45(1961), pp. 31-33 e 44.
  •     Intervento senza titolo, in «Il Verri», Milano, n. 16(1964), pp. 66–68.
  •     Risposta all'inchiesta La situazione musicale oggi in Italia, (a cura di) A.M. Bonisconti, M.T. Bottinelli, A. Fabbri, in «Discoteca», Milano, a.V, n. 45(1964), p. 29.
  •     Für eine neue Form der elektronischen Komposition, in Römische Reden. Zehn Jahre Deutsche Bibliothek Rom/Goethe Institut 1955-1965, Monaco, 1965, pp. 114–116.
  •     Nuova Consonanza nel mondo italiano oggi, in «Il Marcatré», Milano, n.16-18(1965), pp. 231–232.
  •     Applicazione di elettroacustica. Musica elettronica aleatoria, in «Duemila», Amburgo, a.Il, n. 6 (1966), pp. 77–79.
  •     Komponisten improvisieren als Kollektiv, in «Melos», XXXIII(1966), pp. 86–88, anche in «Collage», n. 7(1967), pp. 81-82.
  •     Mario Bortolotto, ovvero sia del 'Wu Yung', in «Nuova rivista musicale italiana», III(1969), pp. 844–847.
  •     Verso una composizione elettronica, in «Accademia di S. Cecilia. Annuario 1969», s.a.
  •     Contributo senza titolo per Stravinsky, a Composer's Memorial, in «Perspectives of new Music», Princeton, N.J., (1971) , v.9/2-10/1, p. 42.
  •     Musica mediante strumenti elettronici, in «Cultura e scuola», a.XI, n. 42(1972), pp. 122–125.
  •     Der musikalische Futurismus. Studien zur Wertungsforschung, (a cura di) O. Kolleritsch, Graz 1976, pp. 114–120; anche in Miscellanea del cinquantenario, Suvini Zerboni, Milano, 1978, pp. 223–228.
  •     Il risveglio della città. Dall'arte dei rumori alla nuova consonanza, in L'ecosistema urbano, Dedalus, Bari 1978, pp. 137–140.
  •     Contributo senza titolo in Autobiografia della musica contemporanea, Cosenza 1979, pp. 56–67.
  •     Franco Evangelisti, (a cura di) Heinz-Klaus Metzger e Rainer Riehn, in «Musik-Konzepte», Monaco, n.43-44(1985).
  •     Dal silenzio a un nuovo mondo sonoro, Semar, Roma 1991.
Discografia
  •     Incontri di fasce sonore, frammento su disco, con la conferenza di Hans Wilhelm Kulenkampff Wo steht die zeitgenössische Musik? (A che punto è la musica contemporanea?), Bärenreiter Musicaphon BM 30 LK 1841/42.
  •     Proporzioni, con Severino Gazzelloni al flauto. Testo di copertina di David Berman, Mainstream Ms/50 14.
  •     Die Schachtel, insieme ai solisti della Kammeroper di Monaco, direttore Eberhard Schoener, nastro, Bayrischer Rundfunk, Monaco, direzione artistica, Franco Evangelisti, DGG Avantgarde 2561 106.
  •     Franco Evangelisti, 2 CD, ed. RZ 1011-12 (1998)
Dischi con il Gruppo di improvvisazione Nuova consonanza:
  •     Doo Avantgarde 137007, (1969)
  •     RcA Italiana MLDS 20243 (1970)
  •     General Music D ZSLGE 55491 (1973)
  •     Cinevox Record Sc 33/44 Sc 14 (1975)
  •     Cramps Records (Nova Musicha n.9) CRSLP 6109 (1976)
  •     The feed-back, RCA Italiana P5L 10466 (1977)
  •     Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, ed. RZ 1009 (1992)
  •     Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, 2CD, 1DVD, ed. die Schachtel, DS13/1/2/3 (2006).
[Revisione della biografia tratta dal Portale Musica del SAN]

Storia archivistica

Il fondo Franco Evangelisti è stato versato alla Fondazione Isabella Scelsi in un'unica soluzione da Irmela Heimbächer e da Jonas Evangelisti nel novembre 2017. I documenti erano prima conservati presso la casa di famiglia.
La Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio ha dichiarato il Fondo di interesse storico particolarmente importante in data 3 luglio 2017, ai sensi degli articoli 13 e 14 del D.lgs., 22 gennaio 2004 n. 42, modificato dal DPCM 29 agosto 2014 n. 171.
Il suo riordinamento è iniziato nel settembre 2020 grazie al contributo del Ministero della Cultura - Segretariato regionale del Lazio a favore del detentore del bene culturale ai sensi degli artt. 31, 35 e 36 del D.lgs. 42/2004, annualità 2019 e 2020 con scadenza nel 2021. Il lavoro è stato eseguito dalla dott.ssa Angela Chiriatti con la collaborazione della dott.ssa Lucia R. Petese e con il coordinamento scientifico della dott.ssa Maria Natalina Trivisano della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio; è stato realizzato con il software Archiui Opera.
Un secondo versamento è giunto in Fondazione a fine maggio 2023 e depositato sempre in comodato. La Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio ha integrato alla dichiarazione di interesse storico particolarmente importante del 2017 anche questo ulteriore materiale con decreto n. 72 del 31 luglio 2023.
In occasione del secondo versamento è stato predisposto un aggiornamento dell'inventario prodotto nel 2020, con l'inserimento dei documenti pervenuti in Archivio e il ricollocamento di alcuni altri (prima non ben identificati) all'interno delle unità archivistiche corrette, grazie alla collaborazione partecipata ricevuta in questi anni dagli studiosi che hanno consultato il Fondo.
Nel 2023-2024, grazie al contributo dalla Regione Lazio, Direzione Cultura e Lazio Creativo nell’ambito di iniziative culturali ed educative degli Istituti Culturali iscritti all’albo regionale, sono stati riversati nastri e vinili in formato digitale. Il lavoro di riversamento è stato svolto da Paolo Modugno, quello prettamente archivistico da Angela Chiriatti e Lucia R. Petese.

Modalità di acquisizione

Nel novembre 2017 la Fondazione Isabella Scelsi ha ricevuto dagli eredi in comodato d'uso il fondo Franco Evangelisti. Un secondo versamento è stato depositato, sempre in comodato, nel maggio 2023.

Contenuto

Il Fondo FE è un corpus ricco di diverse tipologie documentarie, specchio della ricchezza stessa del suo soggetto produttore, musicista, compositore e ricercatore nell'ambito della musica elettronica e sperimentale con una esperienza maturata nelle realtà nazionali e internazionali più all'avanguardia nel settore.
Le prime tre serie dell'albero gerarchico sono quelle che conservano i documenti testimoni della parte più creativa dell'attività di Evangelisti. La prima serie Partiture raccoglie, nella prima sottoserie, tutte le composizioni di FE, dagli anni della formazione, alle opere incompiute o inedite fino a quelle pubblicate, per un arco temporale che va dal 1952 al 1979; una seconda sottoserie è invece dedicata alle opere di altri compositori, un vero e proprio archivio della musica del Novecento. Nella seconda serie Discografia, le registrazioni delle composizioni di FE e del Gruppo d'Improvvisazione Nuova consonanza, sia su LP che su nastro, ma anche LP di altri autori e una raccolta di 78 giri. Infine la terza serie Scritti conserva i manoscritti, i dattiloscritti, fino alle pubblicazioni in alcuni casi, delle sue riflessioni sulla musica, che ci permettono di seguirne tutta l'evoluzione, racchiusa nella sua opera Dal silenzio ad un nuovo mondo sonoro, pubblicata postuma.
Le tre serie successive conservano invece la corrispondenza e i documenti che ci mostrano la fitta rete di rapporti tra FE e i singoli compositori, le accademie, i conservatori e gli istituti, musicali in particolare e culturali in generale, le emittenti radiofoniche, le case discografiche o gli studi di registrazione. Secondo l'ordine dell'albero: la serie quattro Rapporti con accademie, conservatori e scuole di musica, la serie cinque Rapporti con gli enti e la sesta serie Corrispondenza.
La struttura del Fondo prosegue con la serie sette NC - GINC - Studio R7 che riunisce tre importanti esperienze di cui FE fu tra i fondatori e promotori, la nascita dell'Associazione Nuova consonanza nel 1960, del Gruppo d'improvvisazione Nuova consonanza che si esibì per la prima volta nel 1965 e del laboratorio per la musica elettronica Studio R7 nato a Roma nel 1967.
La successiva serie Festival e rassegne raccoglie invece numerosi programmi dei più importanti festival internazionali di musica, elettronica ma non solo, in molti dei quali suona FE (o il GINC), oppure vengono eseguite sue composizioni.
L'attività di divulgazione della 'nuova musica' trova evidenza anche nei documenti della serie nove Conferenze e corsi in cui si parte dai seminari di Varsavia del 1959 fino a quello di Cosenza del 1979 che prende il titolo dall'ultimo libro di FE. Ma sono qui conservati anche i materiali dei corsi da lui tenuti presso il Conservatorio di S. Cecilia e quelli che riguardano il lungo progetto di corso sull'armosonia.
Nella serie Documentazione personale alcuni documenti scolastici, le tessere e, di grande valore, le agende e i quaderni in cui, in forma di appunti e schizzi, è possibile seguire i primi passi delle idee compositive e autoriali sviluppate da FE.
L'undicesima serie Materiali contiene una nutrita rassegna stampa su FE, ritagli stampa ed estratti di pubblicazioni oltre a diversi materiali a stampa (scritti sulla musica, cataloghi delle case editrici, riviste di musica e brochure di mostre).
Un'ulteriore serie raccoglie la Collezione fotografica che conserva ritratti di Evangelisti e foto con amici compositori e con familiari.
Segue una Appendice con sei fascicoli di corrispondenza, non inseribili nella stessa serie in quanto pervenuti nel Fondo successivamente al 1980 e conferiti nel Fondo attraverso lo scambio o l'invio a Irmela Heimbächer.
L'albero gerarchico termina con il subfondo Irmela Heimbächer che raccoglie documentazione temporalmente fuori dall'arco cronologico della biografia di FE. Poiché i documenti sono comunque pervenuti insieme, ed essendo la coerente continuazione di alcune serie presenti nel fondo (vedi Nuova consonanza, Festival e rassegne, Materiali) sono sicuramente da considerare parte integrante del Fondo.

Criteri di ordinamento

La documentazione è pervenuta già parzialmente ordinata. Probabilmente si tratta di un ordinamento successivo, ma non essendo più possibile ricostruire quello originale si è deciso di mantenerlo anche perché rispecchia l'uso che dei documenti e degli scritti di Franco Evangelisti si è continuato a fare anche dopo la sua morte, sicuramente per pubblicazioni postume ma anche come fonte di studio per i ricercatori, fino alla donazione alla Fondazione. Questa ipotesi trova conferma anche nella presenza, all'interno dell'archivio, di documenti datati molto oltre il 1980 (molti dei quali sono andati a formare infatti il Subfondo Irmela Heimbächer). Tale rimaneggiamento delle carte ha fatto sì però che alcuni documenti, di interesse meno immediato, perdessero il loro legame originario e questo ha reso più complesso (e a volte solo ipotetica) la loro collocazione. Per lasciare traccia evidente dell'inserimento dei fascicoli del secondo versamento, si è deciso di non rinumerare i fascicoli ma di aggiungere dei bis. Dove si tratti di singoli o gruppi di documenti inseriti in fascicoli preesistenti, la modifica è stata indicata in nota.

Struttura

Il fondo è organizzato in 13 serie con eventuali sottoserie e un subfondo:
1. Partiture
- ss. 1. Franco Evangelisti
- ss. 2. Altri autori
2. Discografia e incisioni
- ss. 1 Franco Evangelisti
- ss. 2. GINC
- ss. 3. Altri autori
3. Scritti
- ss. 1 Scritti editi
- ss. 2. Conferenze radiofoniche
- ss. 3. Altri scritti
4. Rapporti con accademie, conservatori e scuole di musica
5. Rapporti con enti
- ss. 1. Case discografiche
- ss. 2. Case editrici
- ss. 3. Emittenti radiofoniche e televisive
- ss. 4. Enti musicali
- ss. 5. Periodici
- ss. 6. Altri enti
6. Corrispondenza
7. NC - GINC - Studio R7
8. Festival e rassegne
9. Conferenze e corsi
10. Documentazione personale
11. Materiali
12. Collezione fotografica
13. Appendice
Subfondo. Irmela Heimbächer.

Consultabilità

Liberamente consultabile nel rispetto della normativa archivistica vigente e del regolamento interno della Fondazione Isabella Scelsi.

Strumenti di ricerca

Inventario del Fondo Franco Evangelisti (1932 - 1980), a cura di Angela Chiriatti e con la collaborazione di Lucia R. Petese, Roma, Fondazione Isabella Scelsi, 2021 e aggiornamento 2023; schedatura analitica a livello di unità archivistica, la collezione fotografica anche a livello di unità documentaria.
Elenco Fondo bibliografico Franco Evangelisti presso la Fondazione Isabella Scelsi.

Unità di conservazione

Unità di conservazione
cassetti 4; buste 51

Bibliografia

- Alessandro Mastropietro, Nuovo teatro musicale fra Roma e Palermo, 1961-1973, Lucca, Libreria musicale italiana, 2020
- Alessandro Mastropietro, Evangelisti prima di Evangelisti: gli inediti (1952-57) nel suo archivio personale, in «Fonti Musicali Italiane», n.22 (2017), p. 213-261
- Tortora, Daniela, Il congedo televisivo di Franco Evangelisti, in «Musica/Realtà», a. 38, n.112 (marzo 2017), p. 103-123
- Anderson, Christine, Komponieren zwischen Reihe, Aleatorik und Improvisation: Franco Evangelisti Suche nach einer neuen Klangwelt, Hofheim, Worke Verlag, 2013
- Anderson, Christine, Franco Evangelisti »ambasciatore musicale« tra Italia e Germania, in «Analecta musicologica. Veröffentlichungen der Musikgeschichtlichen
Abteilung des Deutschen Historischen Instituts in Rom», v.45(2911), p.499-516
- Ludovici, Eleonora e Tortora, Daniela (a cura di), Le arti del suono. Franco Evangelisti: verso un nuovo mondo sonoro. Atti del Convegno internazionale 1-2 marzo 2007, Cosenza, Edizioni Orizzonti Musicali, 2010
- Carapezza, Paolo Emilio, Franco Evangelisti nell'ottantesimo anno dalla nascita, in «I suoni, le onde...: rivista della Fondazione Isabella Scelsi», n.17/18 (2006-2007) p. 17-18
- Sani, Nicola, Franco Evangelisti attraverso l'ascolto dell'opera completa, in «Musica/Realtà», a.22, n.66 (novembre 2001), p. 81-100
- Gianni, Stefania, Franco Evangelisti e la poetica del silenzio, in «Musica/Realtà», a.21, n.63 (novembre 2000), p. 115-124
- Giomi, Francesco e Ligabue, Marco, L' esperienza elettroacustica di Franco Evangelisti: analisi di "Incontri di fasce sonore", in «Sonus: materiali per la musica contemporanea», a.8, n.1 (1996), p. 38-61
- Ferrari, Giordano, Die Schachtel di Franco Evangelisti: tra suono e immagine, un'avanguardia del teatro musicale degli anni Sessanta, in «Musica/Realtà», a.17, n.49 (marzo 1996), p. 71-86
- Sbordoni, Alessandro, Uno sciamano occidentale: libertà, progresso, utopia nel Silenzio di Franco Evangelisti, in Scritti in onore di Carlo Marinelli, L’Aquila, 1996
- Gaddi, Piero, Il Gruppo di improvvisazione Nuova Consonanza e la pratica dell'improvvisazione collettiva nel campo classico: tesi di laurea, 1992-93
- Gianni, Stefania, La determinazione dell'indeterminato: la struttura e l'alea in Franco Evangelisti, in «Nuova rivista musicale italiana: bimestrale di cultura e informazione» a.26, n.2 (1992), p. 247-257
- Franco Evangelisti, in «Musik-Konzepte», n.43/44 (1985) numero monografico
- Gianni, Stefania, Il silenzio e l'alea in Franco Evangelisti: osservazioni su aleatorio, ordini, random or not random : tesi di laurea in elementi di armonia e contrappunto, 1984-85
- di Franco Evangelisti e di alcuni nodi storici del tempo, Roma, Nuova Consonanza, 1980
- Pironti, Alberto, Intervista con Franco Evangelisti, in «Lo spettatore musicale: cronache mensili», a.1, n.3 (1966), p. 14-15
[Revisione della bibliografia a cura della direttrice scientifica Alessandra Carlotta Pellegrini, febbraio 2023].

Segnatura di riordinamento

FE

Link esterni

soggetto produttore

soggetto conservatore

in relazione