Giacinto Scelsi

Tipologia Fondo
Data cronica
1847 - 1988
Note
La data post quem, 1847, è riferita alla data del diploma di laurea, 15 aprile 1847, conferito a Ignazio Giacinto Maria Scelsi (1825 - 1902), nonno del compositore, personaggio di spicco dell’Italia Risorgimentale.

Metadati

Tipologia

fondo

Numerazione definitiva

N. definitivo
1

Storia istituzionale/Biografia

Giacinto Scelsi (8 gennaio 1905 - 8 agosto 1988) inizia a frequentare il mondo artistico, musicale e letterario negli anni Venti - durante i suoi frequenti viaggi all’estero - stabilendo amicizie che lo introducono ai movimenti culturali internazionali dell’epoca.
Agli anni Trenta risalgono i suoi interessi per linguaggi e tecniche compositive quali la dodecafonia, le teorie di Skrjabin e di Steiner. Nel 1930 porta a compimento la composizione per orchestra Rotativa (Parigi, Salle Pleyel 1931 con la direzione di Pierre Monteux), opera che lo rivela al mondo musicale internazionale.
Trascorre il secondo conflitto mondiale in Svizzera, dove vengono eseguiti il Trio per archi (1942) e varie altre opere per pianoforte; sono anni molto travagliati, in cui prevale l’interesse per la poesia, le arti visive, il misticismo orientale e l’esoterismo. È di questo periodo l’accettazione attiva delle filosofie orientali, delle dottrine Zen, dello Yoga e della problematica dell’Inconscio, che si riflette anche nella sperimentazione in campo musicale.
Si stabilisce poi a Roma (dove rimarrà fino alla morte, avvenuta l’8 agosto 1988), ultimando alcune opere già iniziate: il Quartetto per archi e La Nascita del Verbo (eseguiti entrambi a Parigi nel 1949). La strumentazione di figure determinate dal caso, l’improvvisazione su strumenti tradizionali usati in modo nuovo, l’uso dell’ondiola, (primo strumento - elettronico capace di riprodurre i quarti e gli ottavi di tono) ma soprattutto la maniera di improvvisare in uno stato privo di condizionamenti molto vicino al vuoto Zen, improntano le sue opere più significative.
Il metodo di composizione di Scelsi era alquanto originale: registrava infatti su nastro magnetico le proprie improvvisazioni, affidando poi la trascrizione a collaboratori che operavano sotto la sua guida.
Il lavoro si arricchiva successivamente con dettagliate indicazioni per l’esecuzione e con accorgimenti per la realizzazione di quel particolare suono minuziosamente ricercato da Scelsi (sordine appositamente costruite per gli archi, strumenti a corde trattati come percussioni, filtri sonori per deformare il suono dei fiati, basi di registrazione preesistenti quale traccia all’esecuzione).
Originalissimo anche il metodo di orchestrazione, che consisteva nell’accoppiare strumenti simili sfasati di un quarto di tono, con imprevedibili effetti di battimento.
La rivelazione di questa nuova, importante fase ha inizio con l’esecuzione  della composizione per orchestra Quattro pezzi su una nota sola  (1959); a questo periodo risale anche la pubblicazione della sua opera teorica e letteraria. Negli anni Ottanta ha inizio la pubblicazione della sua imponente produzione musicale presso le Editions Salabert di Parigi.

Storia archivistica

A seguito del riconoscimento della Fondazione Isabella Scelsi, avvenuto nel 1990 da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, iniziarono i primissimi lavori di mappatura e riordinamento del lascito di Giacinto Scelsi. Dopo pochi mesi partirono anche i primi tentativi di elencazione e di approccio in particolare ai nastri contenenti le improvvisazioni scelsiane, riversate su cassette DAT a scopo conservativo.
Il fondo fu dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio in data 27 luglio 2000.
In vista poi dell’apertura al pubblico e dell’inaugurazione dell’archivio, avvenuta il 6 maggio 2009, sono state avviate operazioni sistematiche volte al riordinamento, schedatura e inventariazione, affinché i documenti fossero fruibili al pubblico. In questa fase la constatazione che la documentazione fosse priva di un qualsiasi ordine originale, riconducibile al proprio soggetto produttore, ha imposto di pensare e creare ex novo una struttura all’interno della quale le carte potessero essere organizzate secondo criteri di coerenza. A tal fine è stato anche progettato ad hoc un sistema informatico, il software FIShrdb, che integrasse al suo interno le caratteristiche dei database gerarchici (basati su una rappresentazione ad albero dei documenti) con quelle dei database relazionali e permettesse di gestire le tante differenti tipologie documentarie presenti in archivio e di collegare fra loro i diversi materiali attraverso un complesso sistema di authority file (chiavi di accesso per la ricerca).
Parallelamente, in collaborazione con la Discoteca di Stato (oggi Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi), prese il via, per fini conservativi e valorizzativi, un complesso lavoro di digitalizzazione degli oltre 700 nastri, progetto tuttora in corso. L’apertura agli studiosi ha segnato una nuova e ricca fase nella vita dell’Archivio caratterizzata da un fruttuoso rapporto di costante collaborazione e scambio con l’utenza, italiana e internazionale.

Contenuto

Il fondo Giacinto Scelsi è costituito dall’archivio storico del compositore, tutto ciò che da lui è stato prodotto e/o conservato durante la sua esistenza. Attualmente il fondo è suddiviso in due sezioni: Musicale che conserva partiture, nastri, dischi e Lexicon; Privato  che raccoglie corrispondenza, scritti filosofici e poetici, ritagli di stampa, carte amministrative e di famiglia, rapporti con enti e istituzioni, fotografie, disegni, programmi di sala.

Struttura

Il fondo è così strutturato:
sezione 1. Musicale
- serie 1. Dischi
- serie 2. Nastri
- serie 3. Partiture (articolata in 3 sottoserie)
- serie 4. Lexicon
sezione 2. Privato
- serie 1. Documenti personali e patrimoniali (articolata in 4 sottoserie)
- serie 2. Carte familiari
- serie 3. Collezione fotografica (articolata in 3 sottoserie)
- serie 4. Corrispondenza (articolata in 26 sottoserie alfabetiche)
- serie 5. Produzione letteraria (articolata in 3 sottoserie)
- serie 6. Culture esoteriche
- serie 7. Associazioni
- serie 8. Catalogo musicale (articolata in 3 sottoserie)
- serie 9. Diritto d'autore, case editrici e discografiche musicali
- serie 10. Rassegna stampa
- serie 11. Appunti e frammenti
- serie 12. Scritti di altri autori
- serie 13. Biblioteca
- serie 14. Materiale iconografico.
 

Consultabilità

Liberamente consultabile nel rispetto della normativa archivistica vigente e del regolamento interno della Fondazione Isabella Scelsi.

Bibliografia

- Quantitative Considerations about the Tapes of Giacinto Scelsi (con Nicola Bernardini), in Texts and Beyond. The process of Music Composition from the 19th to the 20 th Century, a cura di Jonathan Goldman, Bologna, Ut Orpheus Studies, 2016, pp. 42-50
- Scelsi’s Musical Treasure: the Unpublished Works of his Archive, in Klang und Quelle, a cura di Federico Celestini ed Elfriede Reissig, Wien, Lit Verlag, 2014, pp. 81-90
- Werkverzeichnis di Friedrich Jaecker e Alessandra Carlotta Pellegrini, in Giacinto Scelsi, Die Magie des Klangs, a cura di Friedrich Jaecker, Köln, MusikTexte, 2013, pp. 804-829
- Music as dream. Essays on Giacinto Scelsi, a cura di Franco Sciannameo e Alessandra Carlotta Pellegrini, The Rowman & Littlefield, Stati Uniti, 2013, pp. 236
- «Quaderni dell’Archivio Scelsi», rivista musicologica annuale a cura di Mario Baroni e Alessandra Carlotta Pellegrini, LIM Libreria Musicale Italiana, Lucca, 2013, n. 1
- The Multimedia Archive of Fondazione Isabella Scelsi, di Alessandra Carlotta Pellegrini e Nicola Bernardini, in Multimedia for Cultural Heritage. First International Workshop, MM4CH 2011, a cura di Costantino Grana e Rita Cucchiara, Springer-Verlag, Berlin Heidelberg, 2012, pp. 176-191
- G. Scelsi, Il sogno 101. Prima e seconda parte, a cura di Luciano Martinis e Alessandra Carlotta Pellegrini, Macerata, Quodlibet, 2010 (edizione italiana)
- Giacinto Scelsi nel centenario della nascita. Atti dei convegni internazionali, Roma, Aracne, 2008, pp. 227-241
- Un tesoro inesplorato: l’archivio storico della Fondazione Isabella Scelsi, di Mauro Tosti Croce, in «i suoni, le onde... Rivista della Fondazione Isabella Scelsi», Roma, Fondazione Isabella Scelsi, 2006-2007, n. 17-18
- "Casa Scelsi" Il Museo della Fondazione Isabella Scelsi, di Barbara Boido, in Festival Scelsi 1905-2005 (Roma ottobre 2005-febbraio 2006), Catalogo, Roma 2005, p. 32
- L'Archivio di Via di San Teodoro, di Stefania Gianni, in Festival Scelsi 1905-2005 (Roma ottobre 2005-febbraio 2006), Catalogo, Roma 2005, pp. 33-37
- «Le voci del mondo». Genesi, scrittura e interpretazione dei Canti del Capricorno, di Daniela Tortora, in «Il Saggiatore Musicale», XI, 2004, n. 1, pp. 111-142
- The composer-performer paradigm, di  W. Colangelo, in Giacinto Scelsi's solo work, PhD Diss., New York University, UMI 9701488, 1996
- La Note Juste. Julian Anderson Appraises the Work of the Enigmatic Giacinto Scelsi, di  Julian Anderson, in «The Musical Time», v. 136, n. 1823, 1995, pp.22-27
- Musiques Spectrales, di P. A. Castanet, in «Dissonanz», maggio 1989, n. 20
- Le traitre et l'élève, di R. Machart, in «Le Monde de la Musique», aprile 1989, n. 121
- Aufstand der Ghostcomposer - Die Debatte um Giacinto Scelsi, di  R. Oehlschlägel, in «MusikTexte», giugno/agosto 1989, n. 30, pp. 3-4
- Giacinto Scelsi "viaggiatore al centro del suono", di N. Cisternino, in «Zeta», XI, nn. 11-12-13, Udine, Campanotto Editore, 1989, pp. 333-334
- La tranquillité hermétique, di R. Freeman, in «Le Journal de Royaumont», febbraio 1988, n. 2
- Giacinto Scelsi: l'universo in un suono dal misterioso e fluido magnetismo, di E. Restagno, in «Il Giornale della Musica», settembre 1988, n. 31, p. 17
- Giacinto Scelsi, a cura di A. Cremonese, Nuova Consonanza/Le parole gelate, Roma 1985
- Quattro pezzi per orchestra (su una sola nota), di H. Halbreich, note al CD Artistique RC 350-RCAFY 103, Parigi, 1982.
 

Segnatura di riordinamento

GS

soggetto produttore

soggetto conservatore