"La squadra inglese a Taranto. Album-Ricordo 16-20 Ottobre 1893"
- [16-20/10/1893]
- Note
- Motivazione della cronologia: titolo originale
Metadati
Tipologia
- Fotografia
Numerazione definitiva
- N. definitivo
- 2
Descrizione del soggetto rappresentato
- 1. "Taranto. Il Canale Navigabile" 2-6. Navi inglesi che entrano nel Canale verso il Mar Piccolo 7-12. Battuta di caccia 13-16. Le navi inglesi ripartono da Taranto
Consistenza
- Consistenza (testo libero)
- 16 fotografie
Descrizione fisica
- Album di piccole dimensioni (cm. 14,5x11) conservato in un cofanetto e contenente 16 foto-grafie (cm. 11x7,5) montate su cartoncini (cm. 13x11) legati tra loro "a soffietto" (ma con rot-ture tra i cartoncini 4 e 5 e tra 7 e 8). Rilegatura in pelle verde pressata a caldo. L'album necessita di intervento di restauro.
Dimensioni
- Supporto
- primario
- Altezza
- 11
- Larghezza
- 7.5
- Supporto
- secondario
- Altezza
- 13
- Larghezza
- 11
Note
Notizie su questo evento si trovano nell'articolo (corredato da fotografie) di R. Alt., La squadra inglese a Taranto, in "L'Illustrazione italiana", 29 ottobre 1893, pp. 273-278 (consultabile qui: https://archive.org/details/RAV0070589_1893_00044/page/278/mode/2up?view=theater).
La battuta di caccia di cui alle immagini nn. 7-12 avvenne nella tenuta di Policoro (a 70 km. da Taranto) di proprietà del barone Berlingieri (che l'aveva acquistata da pochi mesi). Pietro d'Ayala, deputato di Taranto ospitò l'ammiraglio britannico Seymour: "I due ultimi giorni vennero consacrati agli scavi ordinati dall'onorevole d'Ayala in un suo giardino in presenza dell'ammiraglio inglese. Si rinvennero monete e vasi, che sir Seymour contemplava con curiosità, ma non senza scetticismo, sorpreso forse che in sì breve tempo si raccogliesse una messe tanto abbondante di antichità. Ma antichi lo erano davvero quegli oggetti e l'onorevole d'Ayala ne mandò due grandi ceste a bordo della nave ammiraglia britannica."
Il periodico pubblica una foto presa nel giardino d'Ayala dove si vede Pietro e accanto a lui probabilmente la madre Maria Giovanna Moncada di Paternò.
Probabile che questo album sia stato trasmesso dai d’Ayala agli Scelsi tramite Giovanna Errichetta.