"Partenza per l'Africa del contrammiraglio C. Turi sulla R.a Nave Etna - Taranto 24/12 1895
- [24/12/1895]
- Note
- Motivazione della cronologia: titolo originale
Metadati
Tipologia
- Fotografia
Numerazione definitiva
- N. definitivo
- 4
Descrizione del soggetto rappresentato
- Foto del passaggio dell'Etna nel Canale navigabile con ponte girevole aperto. In alto a sinistra in sovraimpressione ritratto del contrammiraglio Carlo Turi.
Consistenza
- Consistenza (testo libero)
- 1 fotografia
Note
Riarmata il 1 dicembre 1895, l'Etna lasciò la città lagunare per il Mar Rosso dove assunse le funzioni di nave ammiraglia della Forza Navale dislocata in Eritrea, fino al settembre 1896.
A seguito degli sviluppi della situazione militare in Africa orientale (nel 1893 la denuncia del trattato di Uccialli da parte di Menelik II, imperatore d'Etiopia, e la pressione esercitata dal suo esercito sui nostri avamposti di confine avevano provocato nel dicembre del 1895 l'intervento italiano con una spedizione militare comandata dal generale Oreste Baratieri diretta alla regione del Tigrè) è costituita la Divisione Navale del Mar Rosso e delle coste orientali d'Africa posta agli ordini del contrammiraglio Carlo Turi che alza la sua insegna sull'ariete torpediniere Etna (comandante, capitano di vascello Luigi de Simone).
Fanno parte della Divisione oltre all'Etna, gli arieti torpedinieri Dogali (comandante, capitano di fregata Alessandro Pignone del Carretto), Etruria (comandante, capitano di fregata Edoardo Ruelle), l'incrociatore torpediniere Caprera (comandante, capitano di fregata Giuseppe Vialardi di Villanova), le cannoniere Curtatone (comandante, capitano di fregata Giovanni Pietro Sery) e Scilla (comandante, capitano di fregata Ceare Marcacci) in servizio idrografico.
Le unità convergono su Massaua: Scilla già sul posto dal 2 novembre, Dogali e Caprera giungeranno il 4 gennaio, l'Etna il 6, il Curtatone il 22 e l'Etruria il 23. Le unità saranno schierate intorno a Massaua per far fronte a ogni evenienza
Informazioni da https://www.marina.difesa.it/noi-siamo-la-marina/mezzi/forze-navali/Pagine/Etna.aspx