Album di documentazione dell'operazione di raddrizzamento della R.N. corazzata Leonardo da Vinci nel bacino dell'Arsenale militare di Taranto

Tipologia Fotografia
Data cronica
[24/01/1921]
Note
Motivazione della cronologia: iscrizione

Metadati

Tipologia

Fotografia

Numerazione definitiva

N. definitivo
23

Descrizione del soggetto rappresentato

Immagini del dirigibile M.6 utilizzato per le riprese dall'alto e dell'equipaggio; della nave prima del capovolgimento nel 1916; del relitto nel bacino; delle operazioni di raddrizzamento.

Consistenza

Consistenza (testo libero)
22 fotografie

Descrizione fisica

Album con pagine e copertina di cartoncino marrone (cm 26x19) con due fori laterali per la legatura e cordoncino passante.

Contenuto


 

Stato di conservazione

Note
nella quarta di copertina e sugli ultimi tre fogli dell'album
Descrizione danni
macchie di inchiostro

Unità di conservazione

Unità di conservazione
scatola
Numero / i
14

Dimensioni

Supporto
primario
Altezza
15
Larghezza
10
Annotazioni
con filetto

Note

Sul primo foglio: "R. Marina / Aeroscalo "Marcello Arlotta" Grottaglie / Operazione di raddrizzamento / della / R.N. "Leonardo da Vinci" / Fotografie eseguite dalla R. Aeronave "M.6" / Comandante C.C. Bruno Brivonesi / Operatore fotografico Marinajo Calogero Avvarello / Grottaglie 24-I-1921"
Intercalato nella prima pagina (libero ma stracciato da rimanente parte legata) un biglietto da visita di Bruno Brivonesi, Capitano di Corvetta "Al Comandante Scelsi con affettuoso e deferente omaggio".
Le fotografie sono incollate una per ogni pagina.
Misure del supporto primario: cm. 15x10 con filetto (tranne la n. 2: cm. 17x5 con filetto).

​​​​​​​"Il 24 gennaio 1921 gli operai dell'Arsenale Militare di Taranto raddrizzarono la corazzata "Leonardo da Vinci" che si era capovolta a Mar Piccolo il 2 agosto 1916 [per una esplosione che causò 250 morti]. Rimase nel fondale marino per cinque anni. In occasione del raddrizzamento vennero numerosi giornalisti italiani e stranieri, la notizia fece il giro del mondo e fu seguita da 80 mila tarantini. La nave fu posta poi alla banchina della Discesa Vasto e i tarantini vollero portare nelle loro case un ricordo della stessa nave che poi fu venduta come ferro vecchio." (da https://issuu.com/rivistamarittima/docs/gennaio_2021/s/11778377).

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