Nastri
Tipologia Livello
Data cronica
- [anni Cinquanta - Ottanta]
Metadati
Tipologia
- serie
Numerazione definitiva
- N. definitivo
- 2
Consistenza
- Tipologia
- nastro/i a cassetta
- Quantità
- 447
Storia archivistica
- I documenti sonori di GS, conservati su nastri a bobina e su dat, sono stati oggetto di riversamento in file digitale dal 2006 e di relativa schedatura da parte di Nicola Bernardini. In un primo momento sono stati archiviati e schedati con un software ad hoc, creato e progettato dallo stesso Bernardini: il cosiddetto "Blu", da colore assegnato allo sfondo del software. Nel 2015 vi è stata una prima migrazione in CollectivAccess e nel 2020 in Archiui Opera. Dal 2022 i nastri e le immagini correlate sono nuovamente udibili e visibili nella scheda descrittiva di riferimento, avendo superato una serie di difficoltà tecnico-informatiche dovute alle diverse migrazioni.
Contenuto
- La serie Nastri rappresenta il nucleo centrale dell'archivio che illumina sul processo creativo di Giacinto Scelsi, impostata sull'improvvisazione sonora e verbale che egli fissava su nastro magnetico: tale processo è sotteso all'deazione dei suoi scritti in prosa e in versi e alle sue composizioni musicali. Collaboratori e trascrittori con orecchio assoluto, sotto la sua esigente guida, traducevano, in dattiloscritti o in partiture, il materiale verbale o sonoro fissato sui nastri, che poi il Maestro rivedeva minuziosamente fino ad ottenere un risultato definitivo cui dava un imprimatur. Tali materiali sonori sono riconducibili a due tipologie: la prima comprende improvvisazioni di Scelsi all’ondiola, un antenato del moderno sintetizzatore elettronico; la seconda riguarda le registrazioni di musiche di altri autori effettuate dallo stesso Scelsi dalla radio o dai dischi, diretta testimonianza dei suoi interessi e preferenze in campo musicale.
I nastri magnetici, su dat e su bobina, realizzati da Giacinto Scelsi tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta, sono, dal gennaio del 2006, oggetto di un progetto di digitalizzazione e catalogazione realizzata dalla Fondazione Isabella Scelsi in collaborazione l’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (Roma), che mette a disposizione una linea di lavorazione comprendente risorse tecniche e professionali per la realizzazione di tale progetto. L’intervento finora realizzato ha riguardato principalmente la prima tipologia, in quanto tali improvvisazioni costituiscono gli abbozzi delle future partiture che venivano trascritte su carta da alcuni collaboratori di fiducia.
I nastri ad oggi digitalizzati sono circa 447; sono stati riversati sia in Alta Definizione (AAD): 24-bit a 96 KHz di campionamento che in bassa. Alla scheda descrittiva sono associati i file audio in formato digitale in bassa definizione, le immagini del contenitore del nastro e del supporto fisico, corredato da annotazioni inerenti ai contenuti, al supporto stesso e alle trascrizioni degli appunti manoscritti ritrovati sui contenitori, points de repères fondamentali per la comprensione del documento sonoro.
Criteri di ordinamento
- Il materiale sonoro è in ordine di riversamento in formato digitale nel corso del tempo (dal 2006 al oggi). Ai nastri è stato assegnato un numero di corda progressivo seguito dal numero d'inventario (dato in precedenza da Barbara Boido) in modo da mantenerne traccia. Sui contenitori è presente, in molti casi, una ulteriore numerazione (forse attribuibile a Frances Marie Uitti) riportata nel campo "altra numerazione".
Struttura
- Suddivisa in 23 sottoserie, a loro volte organizzate in gruppi di 20 nastri, ognuno contraddistinto da un numero progressivo e da un numero d'inventario.
Consultabilità
- Consultabile come da regolamento interno della Fondazione Isabella Scelsi.
Note
- Il riversamento in formato digitale del materiale sonoro e la sua schedatura sono stati eseguiti e sono tuttora oggetto di lavoro da parte di Nicola Bernardini.
Segnatura di riordinamento
- GS.1.2